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al testo di Mariolina La Monica
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CONTRASTI D’INVERNO
No non è di gennaio quel cielo terso colmo di cristalli e di una luna tonda ombreggiata come i riccioli del manto di una pecora. Spande auree immortali sui vetri illuminati dei palazzi: magre celle le stanze nelle quali ricreare la bellezza che manca è ciò che resta; lidi affranti di pene e di pensieri per anime che vorrebbero volare e sopravvivono; pietre grigie laddove – per amore – ardono di fatica mente ed ossa e i rattrappiti corpi infine stentano lo scorrere di una notte di riposo; barriere finte a salvaguardia da cui quell’allegria che a volte filtra è lo sprazzo dovuto necessario.
No non è di gennaio questo chiarore le fronde placide i giardini in fiore il tenue abbaiare a questa luna a cui converge il vizio, il rinnegarsi il contrastare se stessi l’umana debolezza la natura per cui più coscienza possiedi più isola divieni mendicando l’amore in mille modi.
No non è di gennaio la mite brezza quella smania di vita sì distante eppure prossima a te o lieve saltimbanco o mio fratello.
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